RIPRENDO LA STORIA | J. D. Molas, le guerre e la Resistenza nell’Astigiano – 8, 13, 21, 22 aprile 2022

Nell’ambito del progetto “RIPRENDO LA STORIA | José Domingo Molas, le guerre e la Resistenza nell’Astigiano”, uno SPETTACOLO per studenti/esse e cittadinanza e un ciclo di DIBATTITI STORIOGRAFICI pubblici:
“José Domingo Molas: dalla Guerra del Chaco alla Resistenza in Piemonte”
di e con Marco Gobetti
monologo ispirato al saggio “José Molas, salesiano” di Dario Rei e al diario “Polvareda de bronce: en los caminos trágicos del Chaco paraguayo” di José Domingo Molas
8 aprile | CANELLI, Teatro Balbo, via dei Partigiani, 15 – ore 11.30 replica per le scuole – ore 21.00 replica per tutte/i; a seguire, l’attore dialoga con Mauro Forno (presidente ISRAT), Mario Renosio (direttore ISRAT) e il pubblico sul tema “Teatro e storiografia”
13 aprile | NIZZA MONFERRATO, Foro Boario, piazza Garibaldi ore 10.30 replica per le scuole – ore 21.00 replica per tutte/i
22 aprile | SAN DAMIANO D’ASTI, Foro Boario, piazza 1275 – ore 21.00 replica per tutte/i
Attila, Pepe egli altri. La lotta partigiana tra il Monferrato e le Langhe
Presentano il volume e ne discutono: Mario Renosio (direttore ISRAT), Paolo Monticone (presidente provinciale ANPI) e Nicoletta Fasano (ricercatrice ISRAT)
13 aprile | NIZZA MONFERRATO, Auditorium Trinità, sede dell’Associazione l’Erca, via Pistone, 48 – ore 18.00
21 aprile | SAN DAMIANO D’ASTI, Sala Consiliare del Municipio, piazza Libertà, 2 – ore 21.00
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Dopo la prima nazionale ad Asti, nel dicembre 2021, realizzata con il sostegno di Consiglio Regionale del Piemonte – Comitato Resistenza e Costituzione e la tappa a Castelnuovo Don Bosco di gennaio 2022, debutta nei giorni 8, 13 e 22 aprile 2022 a Canelli (Teatro Balbo h 21.00), Nizza Monferrato (Foro Boario h 21.00) e San Damiano d’Asti (Foro Boario h 21.00) il monologo “José Domingo Molas: dalla Guerra del Chaco alla Resistenza in Piemonte” di e con Marco Gobetti, liberamente ispirato al saggio “José Molas, salesiano” di Dario Rei e al diario “Polvareda de bronce: en los caminos trágicos del Chaco paraguayo” di J. D. Molas stesso.
Il tour comprende matinée per le scuole e repliche serali per la cittadinanza e include una serie di dibattiti storiografici pubblici: filo rosso di due dibattiti – a Nizza Monferrato (13 aprile, Auditorium Trinità, h 18.00) e San Damiano d’Asti (21 aprile, Sala Consiliare del Municipio, h 21.00) è la presentazione del volume “Attila, Pepe egli altri. La lotta partigiana tra il Monferrato e le Langhe” con la partecipazione di Mario Renosio (direttore ISRAT), Paolo Monticone (presidente provinciale ANPI) e Nicoletta Fasano (ricercatrice ISRAT); il terzo dibattito, sul tema “Teatro e storiografia”, segue la replica serale di Canelli (8 aprile, h 21.00, Teatro Balbo) e vede anche la partecipazione di Mauro Forno (presidente ISRAT). Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito.
Lo spettacolo e i dibattiti avvengono nell’ambito del progetto “RIPRENDO LA STORIA – José Domingo Molas, le guerre e la Resistenza nell’Astigiano”, realizzato da Lo stagno di Goethe (già Compagnia Marco Gobetti) – ETS e ISRAT (Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Asti), promosso da Fondazione Enrico Eandi e con il sostegno di Fondazione CRT; gode del Patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica del Paraguay in Italia e di Comune di Castelnuovo Don Bosco, Comune di Albugnano, Città di Nizza Monferrato, Città di San Damiano d’Asti e Città di Canelli; il progetto, in questa sua fase, si avvale delle collaborazioni di Associazione Memoria Viva (Canelli), Accademia di Cultura Nicese “L’Erca” Onlus (Nizza Monferrato), Comitato Provinciale ANPI Asti, Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese (San Damiano d’Asti), che si aggiungono alle già note cooperazioni: Casa della Memoria della Resistenza e della Deportazione di Vinchio, Unione Culturale Franco Antonicelli, Istituto Salesiano Bernardi Semeria – Colle Don Bosco, Associazione la Cabalesta, Associazione InCollina, Comune di Aramengo.
Scheda dello spettacolo:
“José Domingo Molas: dalla Guerra del Chaco alla Resistenza in Piemonte” di e con Marco Gobetti, liberamente ispirato al saggio “José Molas, salesiano” di Dario Rei e al diario “Polvareda de bronce: en los caminos trágicos del Chaco paraguayo” di J. D. Molas stesso.
E con il contributo delle testimonianze orali di: Graciela Jourdan Alvariza, Romano Candelo, Maria Capello, Don Egidio Deiana, Giuseppe Febbraro, Giuseppe Marchese, Francesco Nicola, Fiorenzo Occhiena, Giovanni Ortolano, Aldo A. Settia, Sante Simioni, Angelo Stante, Silvana Visconti.
Lo spettacolo “José Domingo Molas: dalla Guerra del Chaco alla Resistenza in Piemonte” evoca la figura di José Domingo Molas, di cui è ricorso nel 2021 il 120° anniversario della nascita. Originario di San Estanislao in Paraguay, José Domingo Molas studia al collegio salesiano di Montevideo e poi all’Istituto teologico internazionale della Crocetta di Torino, città dove si laurea e viene ordinato sacerdote; tornato in patria, è cappellano militare durante la sanguinosa Guerra del Chaco, combattuta fra Paraguay e Bolivia dal 1932 al 1935. Nel 1936 va missionario in Thailandia. Dal 1938, è ancora in Italia, come rettore del Santuario dedicato a Maria Ausiliatrice, in frazione Becchi di Castelnuovo d’Asti (oggi Castelnuovo don Bosco). Conoscitore di ben cinque lingue, da prova di intelligenza, coraggio, generosità e umanità proverbiali: sfida gli attacchi aerei al volante di un’auto presto inconfondibile, nasconde soldati alleati e porta a termine scambi di prigionieri fra le bande partigiane del Monferrato e le truppe nazi-fasciste. Abile diplomatico, si guadagna la riconoscenza di interi paesi, che salva puntualmente dalle rappresaglie tedesche: Castelnuovo, Dusino, Buttigliera, Chieri… Tornerà nel 1951in Sud America, dove sarà accolto con ogni onore quale “eroe del Chaco”.
Un’ora e un quarto di monologo serrato, su una drammaturgia che intreccia testimonianze orali a fonti scritte e spunti immaginifici. L’evocazione della figura di Molas intende anche essere mezzo per leggere le vicende del passato secondo un approfondimento oggettivo, che privilegi il punto di vista di ciascuno degli attori in campo; oltre che strumento di confronto con il presente, capace di suscitare pensieri autonomi e responsabili su tematiche quali la pace, la guerra, la solidarietà, la resistenza.

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