“IL CONGRESSO DEI MORTI di Zino Zini – strad-rama” a Torino 23 e 30 novembre 2022

Unione culturale Franco Antonicelli
Lo stagno di Goethe

presentano

“IL CONGRESSO DEI MORTI di Zino Zini – strad-rama”
con Marco Gobetti

mercoledì 23 e 30 novembre 2022, a Torino
– h 17.00, su strada, in Piazza Carignano (in caso di maltempo, sotto i portici della vicina Via Roma)
offerte libere, sotto forma di denaro e/o indumenti e generi di conforto per le/i senzatetto

“IL CONGRESSO DEI MORTI di Zino Zini – strad-rama” avviene nell’ambito della “prosa solidale su strada” e sulla scia del pensiero che considera il teatro come “palestra di empatia“; in questo caso, l’azione intende sensibilizzare la cittadinanza e le Istituzioni sulla condizione delle/i senzatetto nell’approssimarsi della stagione invernale. Le offerte libere in denaro, saranno appunto devolute a soggetti che le/li aiutano, secondo le indicazioni che il pubblico stesso potrà dare; per le offerte di indumenti e generi di conforto, si tenta di organizzare una rete di distribuzione all’impronta, immediata, tramite la collaborazione del pubblico.

“IL CONGRESSO DEI MORTI di Zino Zini – strad-rama” è una prima drammaturgia, pubblica e condivisa oralmente (strad-rama) a partire da “Il congresso dei morti”, un’opera che Zino Zini diede alle stampe nel 1921; Franco Antonicelli la descrive come «un coro», assai vicino a «una rappresentazione drammatica. Nella valle di Giosafat si adunano a discutere della responsabilità di milioni di stragi così gli assassini come le vittime. Compaiono a parlare tutti quelli ch’egli chiama “i sonagli rumorosi della storia”[…]». Il congresso si conclude con l’arrivo di due personaggi inattesi… Zini, cento anni fa, pare volerci suggerire che per rivendicare la pace occorre conoscere a fondo i meccanismi della guerra e delle violenze che la minano; assumere con coraggio una complessità di sguardo. Norberto Bobbio, che fu allievo di Zini (al Liceo Massimo d’Azeglio di Torino), definì “Il congresso dei morti” il suo scritto più alto, «un’opera maledetta, di cui si parlava con scandalo, e che nessuno aveva letta».
Lo strad-rama inizia con la presenza di almeno uno spettatore; con il pubblico di volta in volta l’attore scende a patti, concordando la durata dell’incontro; anche in base alla reciproca disposizione d’animo e alle condizioni meteorologiche.

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L’azione su strada avviene in forza del DPR. del 28 maggio 2001 n. 311, che all’articolo 6 abrogò i commi primo e secondo dell’art.121 del TULPS (in base ai quali dovevano essere effettuate le richieste di iscrizione al Registro dei Mestieri Girovaghi e le richieste di permesso per le esibizioni); per quanto riguarda il Piemonte, si realizza in base alla Legge regionale 1° agosto 2018 n. 11 art. 32 e alle integrazioni normative adottate dai Comuni nello spirito della legge stessa.

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