La lezione recitata GIAN RENZO MORTEO | FARE A PEZZI IL TEATRO su strada, a Torino, il 18 maggio 2022

Lo stagno di Goethe – ETS in collaborazione con Unione Culturale Franco Antonicelli 

Mercoledì 18 maggio 2022, h 18.00, su strada, in Piazza Carignano a Torino (in caso di maltempo, sotto i portici della vicina piazza Carlo Alberto), partecipazione libera

Lezione recitata GIAN RENZO MORTEO | FARE A PEZZI IL TEATRO di e con Marco Gobetti sulla base di testimonianze e ricerche di Giovanni Moretti

(2019) co-direzione di Diego Coscia, Beppe Turletti | realizzazione di Compagnia Marco Gobetti (ora Lo stagno di Goethe Ets) in collaborazione con Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare nell’ambito di UNA CERTA IDEA DI TEATRO Gian Renzo Morteo trent’anni dopo

GIAN RENZO MORTEO fu storico e teorico del teatro, traduttore e redattore della Collana di teatro Einaudi, direttore e addetto alle attività culturali del Teatro Stabile di Torino, docente di Storia del Teatro all’Università di Torino, drammaturgo; ma fu soprattutto indagatore instancabile del teatro nelle sue infinite, possibili declinazioni. La lezione recitata GIAN RENZO MORTEO | FARE A PEZZI IL TEATRO dipinge uno spazio da cui e per cui si levano, fra tutte, le voci degli autori più amati e “usati” da Morteo, calate in una città insieme teorica e reale, imperfetta, discontinua, utilmente sporca, le cui vie sono praticabili solo in modo avventuroso. Una antologia scenica incastonata nel pensiero magistralmente sintetico dell’autore di “Ipotesi sulla nozione di teatro”: un pensiero prezioso, che ci spinge a indagare sulla natura sociale e intrinsecamente pedagogica del teatro. E a interrogarci sulla sua utilità politica: sul bisogno, insomma, che ne ha la πόλις; anche per tornare a riconoscere i propri stessi bisogni.

Nell’ambito del progetto Lezioni Recitate

La partecipazione è gratuita, con offerte libere che saranno destinate ad atti solidali da concordarsi con il pubblico, sulla scia delle azioni sin qui realizzate di “prosa su strada per un teatro solidale“.

L’azione su strada vuole anche essere un gesto di solidarietà con chi, esercitando coscienza critica, esprime legittimamente un dissenso e lotta contro il diffondersi del “pensiero unico” in ogni campo; e con chi, manifestando pacificamente per i propri diritti e le proprie idee, diventa oggetto di violenza da parte delle forze dell’ordine e delle Istituzioni. Solidarietà con chi non accetta il neoliberismo e il controllo della politica da parte delle élites finanziarie. Solidarietà con chi si oppone a qualunque forma di fascismo, in Italia e ovunque nel mondo. Solidarietà con ogni categoria di lavoratori ascrivibile alla classe del proletariato contemporaneo e con ogni categoria sociale per la quale si possano verificare difficoltà o addirittura impossibilità nell’esercizio dei diritti costituzionali, a cominciare da quelli imprescindibili e inalienabili.

L’azione su strada avviene in forza del DPR. del 28 maggio 2001 n. 311, che all’articolo 6 abrogò i commi primo e secondo dell’art.121 del TULPS (in base ai quali dovevano essere effettuate le richieste di iscrizione al Registro dei Mestieri Girovaghi e le richieste di permesso per le esibizioni); per quanto riguarda il Piemonte, si realizza in base alla Legge regionale 1° agosto 2018 n. 11 art. 32 e alle integrazioni normative adottate dai Comuni nello spirito della legge stessa. 

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